Nel 2023, il numero delle imprese liquidate o fallite in Italia è aumentato del 10% rispetto al 2022, raggiungendo le 12.000 unità. Questo dato rappresenta un ulteriore peggioramento della crisi delle imprese italiane, che è iniziata nel 2020 a causa della pandemia di COVID-19.
La maggior parte delle imprese liquidate o fallite nel 2023 sono microimprese (96,1%), seguite da piccole imprese (2,8%) e medie imprese (1,1%).
| Dimensione | Numero di imprese |
| Microimprese | 11.572 |
| Piccole imprese | 228 |
| Medie imprese | 100 |
La tabella mostra che le microimprese rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese liquidate o fallite, seguite dalle piccole imprese e dalle medie imprese.
Regione di ubicazione
Le regioni del Sud Italia sono quelle più colpite dalla crisi delle imprese, con una incidenza del 27,4% sul totale nazionale. Le regioni del Centro seguono con un’incidenza del 26,2%, mentre le regioni del Nord con un’incidenza del 46,4%.
| Regione | Incidenza |
| Sud | 27,4% |
| Centro | 26,2% |
| Nord | 46,4% |
I settori più colpiti dalla crisi delle imprese sono il commercio (29,8%), i servizi (29,6%) e l’industria (20,6%).
| Settore | Incidenza |
| Commercio | 29,8% |
| Servizi | 29,6% |
| Industria | 20,6% |
La crisi delle imprese italiane è dovuta a una serie di fattori, tra cui:
- La crisi economica globale, che ha portato a una riduzione della domanda di beni e servizi.
- L’aumento dei costi, che ha impattato negativamente sulla redditività delle imprese.
- Le difficoltà di accesso al credito, che ha reso più difficile per le micro imprese di investire e crescere.
e ha una serie di conseguenze negative, tra cui:
- Aumento della disoccupazione.
- Riduzione della produzione e dei consumi.
- Crescita dell’instabilità sociale.
Per aiutare le imprese a superare questa fase difficile, è necessario che le istituzioni del Belpaese adottino misure di sostegno, come:
- Misure di stimolo alla domanda, per sostenere la crescita economica.
- Misure di sostegno ai costi, per ridurre l’impatto dell’inflazione.
- Misure di facilitazione all’accesso al credito, per consentire alle imprese di investire e crescere.
La crisi delle imprese italiane è un problema grave e Assimprenditori chiede un intervento deciso da parte delle istituzioni pubbliche e private. Le misure di sostegno messe in campo devono essere efficaci e tempestive, per evitare che la crisi si aggravi ulteriormente.